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Giochi Atletici

Le gare atletiche, chiamate dai Romani “certamina graeca” per la loro origine, vennero introdotte per la prima volta a Roma da Marco Fulvio Nobiliore nel 186 a.C., ma furono indette soltanto 100 anni dopo da Silla, nell’80 a.C., per celebrare la vittoria su Mitridate.
Accolti favorevolmente da Augusto, Caligola, Claudio e Nerone, si affermarono però solamente nell’ 86 d.C., quando l’imperatore Domiziano istituì l’Agone Capitolino (gara in onore di Giove Capitolino), che si svolgeva con cadenza quinquennale; questo tipo di manifestazione comprendeva, oltre gli esercizi ginnici, gare musicali e di poesia (che si tenevano nell’Odeon appositamente costruito nelle vicinanze dello Stadio) sull’esempio delle manifestazioni Greche.

Stadio di Domiziano Stadio di Domiziano

Il programma delle gare eseguite nello Stadio era simile a quello del ciclo antico: esso contemplava, infatti, la corsa, la lotta, il pugilato, il pancrazio (dal greco “pankrates” onnipotente; lotta in cui tutto era ammesso tranne mordere e graffiare) ed il pentathlon. Quest’ultimo, che rappresentava la più importante tra le gare, comprendeva cinque prove: il lancio del disco e del giavellotto, il salto in lungo, la corsa dello stadio, la gara di lotta. Il popolo romano predilesse, fin dall’inizio, il pugilato ed il pancrazio, discipline che eccellevano per violenza e brutalità.
Gli atleti erano generalmente dei professionisti di nazionalità greca o orientale, che gareggiavano, oltre che per il denaro, anche per i grandi onori che ricevevano; alcune volte però alle gare partecipavano anche semplici cittadini, la cui vittoria permetteva loro di raggiungere alti gradi sociali. La condizione sociale degli atleti non era infamante come quella dei gladiatori e dei venatores: non di rado, infatti per le loro vittorie ricevevano in premio la cittadinanza romana, oppure godevano di privilegi fiscali o dell’esenzione dal servizio militare. Gli atleti si riunivano in associazioni dotate di palestre, archivi e curie: i curatori dei giochi vi si rivolgevano per organizzare le gare e per stabilire premi e onori.

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